Il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione è una figura professionale che, incaricata dal committente, garantisce il rispetto delle norme di salute e sicurezza durante l’esecuzione del cantiere. Il suo ruolo consiste nel verificare l’idoneità della documentazione di sicurezza predisposta dalle imprese, nell’effettuare sopralluoghi in cantiere e nel coordinare le attività di imprese affidatarie, subappaltatrici e lavoratori autonomi al fine di evitare interferenze pericolose.
La sua definizione è contenuta nell’art. 89 lett. f del dlgs 81/08 come:
“soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell’esecuzione dei compiti di cui all’art. 92, che non può essere il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici o un suo dipendente oppure ancora il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato.”
Il ruolo del CSE è più complesso rispetto a quello del coordinatore sicurezza in fase di progettazione, la cui funzione è circoscritta alla redazione del PSC; il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, invece, è chiamato a garantire gli interessi del committente, nonché a rispettare la normativa rispetto agli organi di vigilanza.
Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione viene nominato dal committente o dal responsabile dei lavori. La nomina del coordinatore in fase di esecuzione, secondo l’art. 90 del dlgs 81/08 è obbligatoria:
Compiti del coordinatore sicurezza in fase di esecuzione
I compiti del CSE sono specificati dall’art. 92 del dlgs 81/08. Durante la realizzazione dell’opera il coordinatore per l’esecuzione dei lavori si occupa di: